Stroncone

Stroncone

Stroncone è legato alla musica sacra per due ragioni principali: la prima, quella di ospitare ancor oggi una serie di nove libri "Corali" impreziositi da ventitre magnifiche miniature. Commissionati dalle due chiese collegiate cittadine di Sant’Angelo (San Michele Arcangelo) e San Nicolò alla metà del XIV secolo, vi furono utilizzati per la Messa e la liturgia delle ore (nel complesso formano un graduale e un Antifonario completi, in più tomi, per ciascuna chiesa) fino al 1883, quando furono portati presso la sede municipale, ove si trovano ancor oggi.
La seconda ragione è che nel territorio di Stroncone - precisamente in Vasciano, comunità posta oggi nel Comune di Stroncone - ebbe i natali Asprilio Pacelli (1570-1623), Maestro di Cappella dal 1595 al Collegio Germanico in Roma, nel 1602 in San Pietro a Roma, e dal 1603 alla morte presso la Cappella reale di Sigismondo III di Polonia.  In questo ruolo, che comprendeva compiti di compositore, direttore di coro, ma anche didatta e organizzatore musicale, egli riuscì a legare la storia successiva della musica in Polonia alla musica dell'Eurpa occidentale.


Stroncone si formò nell’alto Medioevo, sulla sommità di un colle che domina alcuni importanti vie di comunicazione, al confine fra i territori di Roma, sottoposti al controllo dei Bizantini, e il Ducato longobardo di Spoleto (si suppone che il nome derivi da quello di un duca di Spoleto, Ugone, da cui: “castrum Hugonis”, “Castrugone”, “Strungone”, ed infine “Stroncone”).

I più antichi documenti in cui viene citato Stroncone lo mettono in relazione con l’abbazia di Farfa, da cui dipendeva sia l’abbazia di San Benedetto in Fundis che la chiesa cittadina di sant’Angelo. Il culto per l’Arcangelo Michele (Stroncone si trova sulla via del pellegrinaggio al santuario di San Michele sul Monte Gargano) vi attirò San Francesco di Assisi, che nel 1213 vi fondò un convento dei frati minori.

La storia vide Stroncone fedele suddito della Chiesa (nello stemma comunale compaiono le chiavi di San Pietro), da cui ricevette nel 1215 il riconoscimento dell’autonomia comunale, e nel 1378, il privilegio di terra immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 1799 Stroncone si oppose per sette giorni all’assedio delle truppe francesi. Nel 1860, Stroncone divenne un Comune del Regno d’Italia.

L’aspetto di Stroncone ci riporta subito nel medioevo; mura di cinta chiuse da porte, il pozzo subito dentro le mura, chiese e palazzi dagli antichi portali, stradine strette e tortuose, per ostacolare i nemici e il vento, d’inverno. All’interno di questa meravigliosa scenografia, spiccano alcune opere d’arte di alto valore: ne citiamo alcune: nell’oratorio di San Giovanni Decollato, una pala di altare e gli affreschi di Giuseppe Bastiani da Macerata (battesimo di San Gesù - 1610), con decorazioni in stucco dei fratelli Grimani di Stroncone; in san Nicolò, l’affresco con la Madonna in trono con Bambino (1521) e l’incoronazione della Vergine di Rinaldo da Calvi (1520-21); in sant’Angelo, il crocifisso ligneo del XIV sec. e la Madonna del Rosario di Bartolomeo Barbiani (1628); nella sede municipale, oltre i nove famosi Corali, una statua lignea di San Sebastiano del 1492 e il “Bussolo dei Priori”, la cassetta utilizzata anticamente per le votazioni comunali, decorata da Rinaldo da Calvi. Infine, il convento di San Francesco ospita nella cappella esterna dedicata a Sant’Antonio un affresco con la Madonna in trono con Bambino e quattro santi, opera del 1509 di Tiberio d’Assisi; e all’interno della chiesa, l’affresco dei primi del ‘400 raffigurante la Madonna in trono con San Francesco, e l’altare con la reliquia del Beato Antonio Vici: questi naque nel 1381 dalla famiglia più importante di Stroncone (dal loggiato col pozzo del suo palazzo di famiglia si gode una splendida vista della vallata sotto Stroncone), entrò dodicenne nell’ordine francescano, vi rimase quale fratello laico per tutta la vita, condotta nella preghiera e nei digiuni. Morì nel 1461 e fu sepolto in San Damiano di Assisi. La sua fama di santità e il rinvenimento del suo corpo incorrotto fecero nascere un culto locale del Beato Antonio; in epoca napoleonica, si ottenne di poter riportare a Stroncone la sua reliquia.
Quale Comune, Stroncone riunisce oggi altre quattro frazioni, alcune altrettanto ricche di storia: Aguzzo, Coppe (da segnalare gli affreschi nella chiesa di San Biagio), Finocchieto e - come ricordato sopra - Vasciano.

PER CHI VUOLE SAPERE DI PIÙ SU STRONCONE

https://www.comune.stroncone.tr.it/
https://www.comune.stroncone.tr.it/canale.php?idc=22&pos=dx
https://www.comuni-italiani.it/055/031/amm.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Stroncone
https://www.bellaumbria.net/Stroncone/
https://italia.indettaglio.it/ita/umbria/stroncone.html
https://www.borghitalia.it/html/borgo_it.php?codice_borgo=583
https://www.umbriaearte.it/stroncone.htm

https://www.prolocostroncone.it/Pro_Loco_Stroncone_I/Home.html